LA FORESTA REGIONALE DELLA VALSOLDA

(arch. ERSAF Lombardia)

Descrizione: La Foresta Regionale di Valsolda è un’importante area ‘wilderness’ in cui è stata istituita un’importante Riserva Naturale, divisa in ‘integrale’ (in cui è vietato l’accesso) e ‘Orientata’ (la meta della nostra escursione). Partendo da Dasio, l’ultimo borgo della valle, si sale con bella mulattiera fino a Rancò, quindi si raggiunge l’Alpe Serte seguendo il suggestivo ‘Percorso nella Roccia’. Da qui, si percorre lo storico tracciato che porta al Passo Stretto, e, per sentiero a tratti ripido e scosceso (ma mai difficile o pericoloso) al riparo sotto roccia detto ‘Tana del Lupo’. Un ultimo sforzo, e si giunge all’Osservatorio soprastante, terrazza panoramica in legno da cui si può godere di un panorama unico ed inimitabile sul Lago Ceresio! Si scende quindi all’Alpe Pessina e, per comodo sentiero, di nuovo all’Alpe Serte, quindi rientro a Dasio per mulattiera.

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VIA DEI BAREK

Descrizione: l’itinerario è caratterizzato dalla presenza dei caratteristici bàrek, antichi recinti per il bestiame, tuttora utilizzati per il pascolo turnato. Di particolare interesse storico-culturale sono le incisioni rupestri e le coppelle di origine antropica, di cui è ricco tutto il territorio circostante Mezzoldo e il Passo di San Marco. Il sentiero ha inizio dalla località Madonna delle Nevi e arriva fino al Bivacco Zamboni.
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SENTIERO GLACIOLOGICO LUIGI MARSON – 13.9

Descrizione: il sentiero L. Marson avvicina il grande pubblico allo splendido ambiente naturale in cui è inserito il Ghiacciaio di Fellaria, uno dei maggiori delle Alpi Centrali italiane con le sue due effluenze, Occidentale ed Orientale. La diga di Gera una delle più grandi d’Italia ed è la base di partenza per questa escursione. Una traversata sul lato destro del lago di Gera conduce al Rifugio Bignami posto lungo l’Alta Via della Valmalenco, da qui il colpo d’occhio sulle cime e i ghiacciai del gruppo montuoso del Bernina è eccezionale. Il sentiero glaciologico ha inizio dalla vicina Alpe Fellaria e si conclude alle fronti dei due rami del ghiacciaio, dove negli ultimi anni si è formato un grande lago glaciale. Il rientro avviene dal medesimo itinerario di salita.

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