CORSO A.M.M. – 2° E 3° MODULO
Due sessioni in cui sono state affrontate ancora tematiche molto differenti tra loro, e che hanno lasciato spazio anche a piccole uscite in ambiente per testare l’apprendimento delle prime nozioni di utilizzo del GPS e per cogliere occasioni didattiche in merito alla conduzione del gruppo.
A Ponte di Legno il secondo modulo è partito con la salute e la sicurezza grazie a Guido Caironi e Paola Canobbio e la lezione di pronto soccorso, tra precauzioni e traumi montani per poi proseguire con le carte di Guido Bellini attraverso le quali sono stati immaginati itinerari in territori variegati per clienti di ogni tipo. Poi Franco Formica ha illustrato il quadro di un secolo di legislazione ambientale dagli albori ai giorni nostri e ancora un sabato mattina dedicato alla storia dell’alpinismo con Roberto Mantovani, che ha parlato del percorso degli uomini di montagna dalla conquista delle vette sino ad oggi e della moltitudine di interpretazioni della parola alpinismo nella contemporaneità. Infine Umberto Pellegrini ha spazzato via le nuvole traducendo complicatissimi calcoli matematici in moti convettivi, venti, cumuli nembi, cirri e saette da cui sfuggire.
L’ultimo modulo dell’anno è iniziato con le istruzioni di Matteo Capelli per non perdere la rotta grazie all’uso delle tecnologia GPS ed è proseguito con i fondamenti di tre scienze applicate al contesto montano: geologia con nozioni basilari per comprendere le forme dei territori e gli esempi di rocce di Guido Bellini, zoologia con le mille sorprese animali di Mauro Gobbi, dagli insetti al gipeto, e con botanica e l’immensità di specie dell’ambiente alpino raccontate da Marco Caccianiga.
Nel mentre, una giornata intera a contatto con Massimo Viola e Gabriella Cesari ha fornito preziosissimi elementi per tutelarsi da errori causa di aumento del rischio e di possibile danno che possono condurre a problemi legali, e le prime indicazioni di Daniele Frigerio sulla disciplina del Nordic Walking, ignota ai più ma che si è rivelata ricca di risvolti molto interessanti.
La presenza degli allievi si è confermata attiva e propositiva a dimostrazione del fatto che, nonostante la trepidante attesa per le escursioni all’esterno, gli aspetti teorici, spesso farciti di importanti spunti della prassi professionale, risultano stimolanti e motivanti.
Ora si inizia a intravvedere la complessità di relazioni tra le varie discipline applicate alla montagna, che sarà l’oggetto dei moduli didattici dell’anno prossimo: una complessità sempre più interessante.
(Daniele Frigerio)