GIRO DEL LAGO DI GERA – RIFUGIO BIGNAMI

Descrizione: la diga di Gera una delle più grandi d’Italia ed è la base di partenza per questo giro ad anello. Una traversata sul lato destro del lago di Gera conduce al Rifugio Bignami posto lungo l’Alta Via della Valmalenco, da qui il colpo d’occhio su alcune delle cime e dei ghiacciai del gruppo montuoso del Bernina è eccezionale. La discesa dal rifugio conduce in breve ad attraversare i numerosi torrenti provenienti dai ghiacciai sovrastanti e a una splendida cascata. Il periplo del lago prosegue passando dall’Alpe Gembrè prima e dall’imbocco della Val Poschiavina per concludersi infine alla diga, punto di partenza di questo giro.

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LAGO ZANA E RIFUGIO BOSIO

Descrizione: un’escursione sui sentieri poco frequentati della Val Torreggio consente di ammirare il lago di Zana, una piccola perla ben nascosta sul versante meridionale della Val Torreggio. La successiva visita del Rifugio Bosio Galli sito su un poggio in un’incantevole piana dominata dai Corni di Airale a nord e i Corni Bruciati ad est. La piana, sbarrata dal fronte di un’antica morena, ospitava anticamente un lago di cui rimangono scarse tracce con una torbiera.

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IL SENTIERO DEI GRANDI ALBERI E LA COSTA DEL PALIO

Descrizione: dietro il Resegone, c’è un angolo della Provincia di Lecco che sconfina in Val Taleggio, laterale della bergamasca Val Brembana. Questo fatto curioso è legato alla particolare storia di questo fazzoletto di terra, in quanto avamposto, nei secoli passati, del Ducato di Milano contrapposto alla Serenissima Repubblica di Venezia. Qui si trova il Comune di Morterone, il più piccolo d’Italia, contando poco più di una ventina di abitanti. Il facile percorso si sviluppa sul fianco settentrionale della Costa del Palio e permette di toccare con mano alcuni alberi monumentali che qui trovano condizioni ideali per vivere.

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MALGHE DELLA VAL ROSELLO

Descrizionebellissima traversata che parte da Montecampione (1745 m) e raggiunge l’idilliaca Val Rosello, seguendo la variante bassa del famoso sentiero 3V, delle 3 Valli bresciane. Il sentiero è un susseguirsi di pascoli e numerose malghe, coma “La Paglia” e “Rondeneto”, “Rosello di Sopra” e “Del Luca” ed altre ancora, punti di riferimento fondamentali per la gente del posto e per i produttori del prelibato formaggio Silter. Il sentiero, offre panorami importanti verso tutta la Val Camonica e le più importanti cime delle Orobie.

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LA VIA DEI BAREK

(arch.ERSAF Lombardia)

Descrizione: l’itinerario è caratterizzato dalla presenza dei caratteristici bàrek, antichi recinti per il bestiame, tuttora utilizzati per il pascolo turnato. Di particolare interesse storico-culturale sono le incisioni rupestri e le coppelle di origine antropica, di cui è ricco tutto il territorio circostante Mezzoldo e il Passo di San Marco. Il sentiero ha inizio dalla località Madonna delle Nevi e arriva fino al Bivacco Zamboni.
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RIFUGIO MURELLI


Descrizione:
 il Rifugio Murelli posto a 1200 m di altitudine si raggiunge con semplice camminata di circa 1h 45’, è situato sulla Via dei Monti Lariani, in posizione molto panoramica sul sottostante lago di Como. Nell’ottobre del 1999 subì un grave incendio che causò gravi danni, ora è completamente ristrutturato e aperto al pubblico tutti i giorni dell’anno. Partendo dal Rifugio si può arrrivare alla conosciuta vetta del Monte Bisbino in un’ora e quindici minuti, facendo una bellissima escursione immersi nella natura e ammirando paesaggi che spaziano sul Lario e Svizzera.

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SENTIERO GLACIOLOGICO LUIGI MARSON

Descrizione: il sentiero L. Marson avvicina il grande pubblico allo splendido ambiente naturale in cui è inserito il Ghiacciaio di Fellaria, uno dei maggiori delle Alpi Centrali italiane con le sue due effluenze, Occidentale ed Orientale. La diga di Gera una delle più grandi d’Italia ed è la base di partenza per questa escursione. Una traversata sul lato destro del lago di Gera conduce al Rifugio Bignami posto lungo l’Alta Via della Valmalenco, da qui il colpo d’occhio sulle cime e i ghiacciai del gruppo montuoso del Bernina è eccezionale. Il sentiero glaciologico ha inizio dalla vicina Alpe Fellaria e si conclude alle fronti dei due rami del ghiacciaio, dove negli ultimi anni si è formato un grande lago glaciale. Il rientro avviene dal medesimo itinerario di salita.

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VAL LESINA


Descrizione:
 quest’itinerario consente di percorrere una delle valli più affascinanti e meno antropizzate delle Orobie Valtellinesi. I luoghi degli alpeggi alpini in attività possono essere visitati durante la mungitura della Capra Orobica e le successive fasi di lavorazione del latte. Una zona dove l’aquila è di casa e facile è l’avvistamento di camosci, stambecchi e numerosissime marmotte. A corollario di quest’escursione abbiamo il sentiero che collega il Rifugio Alpe Legnone al Rifugio Alpe Scoggione con le trincee della Linea Cadorna, la più lunga e famosa linea difensiva dopo la Linea Maginot, ma anche un’imponente opera architettonica con strade, forti, trincee e appostamenti. Da quelle trincee non fu mai sparato un colpo, ma le strade militari realizzate sono state la più utile eredità lasciata in molte zone delle Alpi e vengono utilizzate ancora oggi.

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