LA DORSALE OROBICA LECCHESE DAI PIANI DI BOBBIO AL RIFUGIO GRASSI



Descrizione: 
La Dorsale Orobica Lecchese è uno stupendo trekking che, partendo dai primi rilievi della Valle Imagna, percorre l’ossatura della fitta rete di sentieri e antiche vie che separano la Provincia di Lecco da quella di Bergamo per arrivare a Gerola Alta, in Val Gerola, nel Parco delle Orobie Valtellinesi.
Durante quest’escursione, percorreremo il tratto che dai Piani di Bobbio arriva al Rifugio Grassi, nei cui pressi sono i resti di un’antica miniera di Barite.
Un ambiente di alpeggi e di montagne da sempre sfruttate dall’uomo, ove la pastorizia ha lasciato importanti tracce sul territorio.

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RIFUGIO BENIGNI – LAGO PIAZZOTTI

(arch. ERSAF Lombardia)


Descrizione: 
Il Rifugio Benigni meta di quest’escursione è situato sull’altipiano dei Piazzotti, unico nel suo genere tra gli scenari orobici, per altitudine, panoramicità e bellezza. Partendo dalla località Pescegallo avremo modo di addentrarci in Val Tronella con i Denti della Vecchia sulla nostra sinistra a guardia della valle e popolata da camosci e numerose marmotte. Proseguendo si giunge al Rifugio Benigni e all’adiacente Lago Piazzotti, dove, nelle giornate meno frequentate dagli escursionisti è facile avvistare esemplari di stambecchi. Da qui il panorama spazia dalle vallate bergamasche a sud, allo spettacolo delle Alpi Retiche a nord. Il rientro dal passo Salmuranoconsente di giungere all’omonimo rifugio e con comoda strada sterrata prima e sentiero successivamente a Pescegallo.

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LE TRINCEE DEL MONTE GENEROSO E IL FAGGIO MONUMENTALE DELL’ALPE DI GOTTA


Descrizione: 
Tra il Sasso Bovè e la Cima del Barco dei Montoni c’è un complesso trincerato che si sviluppa, con svariati manufatti, per alcune centinaia di metri. I 12 livelli di trincee, (recentemente restaurati) sono collegati da una bella mulattiera militare che permette di guadagnare quota progressivamente e senza grosse difficoltà. Si scende quindi all’appartata Alpe di Gotta, a poche centinaia di metri dal confine svizzero, nei cui pressi si trova un imponente faggio monumentale. Il rientro in località ‘4 Strade’ (ove era presente il centro di comando del complesso trincerato) avviene lungo un bel sentiero immerso nella faggeta, lungo il quale non è raro, in autunno, sentire il bramito dei cervi in amore. Dalle 4 Strade si rientra alle auto seguendo la mulattiera dell’andata.

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MONTE LESIMA – PAVIA


Descrizione: 
La cima maggiore dell’Appennino lombardo domina le foreste.
Da Prodongo, soleggiato pascolo di un tempo, ci incammineremo verso l’ampio crinale che conduce sino alla cima con una salita dolce e alcuni saliscendi che ci permetteranno di rimanere sempre sullo spartiacque. In cima, sacrificata per un radar per la navigazione aerea, pranzeremo al sacco cercando di scrutare il Tirreno. Ritorno per il medesimo sentiero.

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I BORGHI DELLA VAL VESTINO

Descrizione: Viaggio tra la natura selvaggia e la storia nell’entroterra gardesano, lungo un semplice itinerario che ripercorre le antiche vie di collegamento tra i piccoli borghi disseminati nella remota Valvestino. Turano, Moerna, Persone e Armo sono minuscoli gioielli, agglomerati di case che scopriremo durante il cammino, nascosti tra boschi incantati di frassini, noccioli e querce, dove scorrono piccoli torrenti sovrastati da caratteristici ponticelli; scopriremo le loro leggende e il motivo del loro isolamento, con la difficile storia che li ha coinvolti.

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LE FORTIFICAZIONI DELLA LINEA CADORNA

Linea Cadorna (foto courtesy of Logudro – Wikimedia Commons)

Descrizione: un percorso dove Natura e Storia si mescolano perfettamente! Oltre ai panorami e agli aspetti naturalistici, da non perdere la visita a camminamenti, postazioni di osservazione e grotte scavate nella viva pietra… il tutto facente parte della cosiddetta “Linea Cadorna”: sistema di difesa ideato nella prima Guerra Mondiale per proteggerci da un’eventuale invasione Asburgica dalla Svizzera in realtà mai avvenuta.

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VALZURIO

Descrizione: La Valzurio è area di grande rilievo naturalistico, inserita nel Sito di Importanza Comunitaria più esteso della Lombardia. L’itinerario si snoda lungo la bella strada forestale fino alle caratteristiche Baite di Moschel (1.265 m), dalla quale è possibile dominare tutta l’alta valle sino alle lontane creste del monte Ferrante e della Presolana. (altro…)

MONTE CHIAPPO – ANTICA VIA DEL SALE TRA MARE E PIANURA

Descrizione: dalla località Pratone dei Milanesi imboccheremo la strada sterrata che conduce al colle della Seppa e da qui ci muoveremo sempre sullo spartiacque tra la valle Staffora e la val Curone, nelle loro parti più alte caratterizzate da fitte e antiche faggete. Il comodo crinale prativo lascia spazio a ampissimi panorami sulle Alpi e sugli Appennini, gli stessi panorami che le genti hanno percorso per secoli trasportando merci tra la pianura e il mare, proprio grazie alla dolcezza dei pendii appenninici. (altro…)